giovedì 2 dicembre 2010

TUMORE, UNA PAROLA CHE ORA RIESCO A PRONUNCIARE

Mi sono alzata, come sempre uno sguardo fuori dalla finestra e ........ uffa, piove anche stamani! Facendo colazione ho sbirciato un libro di foto fatte da un ex podista che segue tutte le gare di questi "fissati", come li chiamo io, perché anche mio marito fa parte di questa categoria.... ed ho notato che in quel libro non c'erano solo foto ma anche commenti di atleti importanti, allenatori ed anche di un medico: tutti ringraziavano Piero, questo il nome del fotografo, perché dedicava il suo tempo a fare foto la cui vendita serve a creare fondi per l'Onlus "Regalami un sorriso" che aiuta le persone sofferenti. Anche Piero è stato malato e poiché sa cosa vuol dire avere un tumore ha scelto di darsi da fare per alleviare le sofferenze degli altri.
In un commento ho letto: ".. l'ho visto completamente calvo, trasformato e non avevo il coraggio di avvicinarmi a lui..". Ecco, è stato un flash che mi ha riportato indietro di 4 anni e  mi sono rivista con le persone più care che mi stavano intorno: mio marito seduto a pomeriggi interi accanto a me che, pure in silenzio, mi faceva sentire un amore profondo come mai lo avevo avvertito; mio figlio che aveva il compito di ricordarmi dopo ogni chemioterapia che "... poi lo sai che passa e starai meglio.."; mia figlia che mi chiedeva di non mollare perché mi voleva accanto a sé e mi dava la forza di affrontare la chemio successiva; mia sorella che, quando dopo una doccia mi sono andati via tutti i capelli, ha preso le forbici tagliando quelli rimasti annodati dicendomi: .."no, no, guarda, stai proprio benino..." e vedevo benissimo che avrebbe voluto urlare; mia nipote che mi ha accompagnato in sala operatoria e mi ha accarezzato con lo sguardo finché non mi sono addormentata; i miei amici più cari che hanno pianto con me e mi hanno riempito di coccole ed anche tutti quelli che hanno pregato ogni giorno per me. 
Io non sono paragonabile a Piero e non sono riuscita ancora a mettermi in gioco come ha fatto lui, ma tutto l'amore che ho ricevuto ha compiuto il miracolo di non lasciarmi rabbiosa verso la vita ed ha esaltato la mia capacità di godere degli odori e dei colori del mondo. La mia gratitudine verso gli uomini e verso Dio è immensa e sono certa che non resterà chiusa dentro di me, arriverà anche per me il momento di donare e di donarmi.

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