sabato 21 febbraio 2015

SODDISFAZIONI

Ho spesso male alla schiena e per stare meglio ho fatto il giro di tutti gli specialisti che avrebbero potuto aiutarmi: ortopedico, chiropratico, manipolatore, posturista, osteopata ...... Risolvevo il problema per un po' e poi di nuovo inteccherita .... Il problema era che aspettavo il miracolo senza prendere in considerazione quello che tutti mi raccomandavano: il movimento.
Certo, mi dicevo, parlano bene ma io dove lo trovo il tempo? Dire che mi faceva  fatica non lo ammettevo neppure con me stessa ......... Poi, varie vicissetudini mi hanno condotto a fare il punto della situazione: non prendevo tempo per me per salvaguardare la mia salute e prepararmi alla terza età!! Poi mio figlio ha affondato il dito nella piaga facendo il paragone fra me e suo padre: lui tutto energico ed in forma (è podista), io VECCHIA!!!!
Colpita nell'amor proprio, la mattina dopo sono andata ad iscrivermi in una palestra che avesse orari flessibili ed ho avuto la fortuna di trovare un corso che mi piace da morire: ginnastica posturale dinamica; sono movimenti dolci per i problematici come me ma tutti ritmati e sembra di ballare .. le compagne di corso, coetanee, sono molto simpatiche e tutte abbiamo impegni comuni: nipoti, genitori anziani ecc. ma nello spogliatoio ed in palestra torniamo ragazzine con tanta leggerezza e voglia di ridere ... ma, non solo: la nostra insegnante ci ha proposto di stare un'ora in più la settimana per imparare il mambo, cha cha cha, bachata ecc. e tutte ci siamo guardate ed abbiamo detto: SIIII!!!
Imparare a ballare è sempre stato il mio sogno e vederlo realizzato mi ha dato una sferzata di energia positiva incredibile e poi l'emozione di comprare delle scarpe da ballo..... Sono andata con mio marito in un negozio specializzato e quando il commesso ha cominciato a chiedermi cosa facevo, per suggerirmi quelle più giuste, ero emozionatissima ..... Il modello che ho acquistato? Ma logico, il modello "Cuccarini"!!!!!!

martedì 16 luglio 2013

UN TUFFO NEL PASSATO

L'altra sera sono andata con Andrea a mangiare la pizza insieme alla soc. podistica; con meraviglia abbiamo parcheggiato proprio davanti alla casa che ha visto i miei natali (la pizzeria si trova in una strada parallela) e, passato un attimo di emozione, mi sono avviata insieme agli altri verso la "pappa".
Finito di mangiare il gruppo si è disperso per fare ritorno alle proprie abitazioni ed io sono tornata verso la macchina parcheggiata. Stavamo per salire quando ho chiesto ad Andrea: "perché non proviamo a vedere se l'entrata è aperta per andare nel giardino interno?" e così siamo andati verso l'ingresso, abbiamo spinto il cancello e ............ siamo entrati dentro!!!!
La prima cosa che mi ha colpito è che i balconi ed il giardino non erano così immensi come mi apparivano quando io ero piccola e, girandomi da una parte all'altra, ho notato che erano sedute su delle panchine diverse persone. Ho cercato di vedere se poteva essere qualcuno di mia conoscenza, ma fra il buio e la fretta (non potevo mettermi ad analizzarli uno ad uno) non ho riconosciuto nessuno.
Abbiamo fatto ancora un giretto (crogiolandomi nei bellissimi ricordi) e poi ci siamo avviati verso l'uscita, quando un paio di ragazzini mi hanno avvicinato chiedendomi se cercavo qualcosa o qualcuno. Ho risposto che io lì ci ero nata e ho chiesto loro i nomi di quelle persone sedute sulle panchine, nella speranza ci fosse qualcuno da salutare. I ragazzini mi hanno fatto l'elenco di quei nomi e .... santo Iddio, li conoscevo tutti!!!!
Di gran carriera sono tornata sui miei passi e mi sono fatta riconoscere .......... che emozione, anche loro si ricordavano di me bambina, di mia nonna, di mia sorella e dei miei genitori; non finivano di abbracciarmi e baciarmi ed hanno continuato anche a chiamare persone che erano più lontane per dire loro chi ero. Abbiamo formato un capannello di persone che ridevano, piangevano, si abbracciavano ed il mio cuore scoppiava di gioia: non vedevo i loro volti attuali ma quelli di quasi 50 anni fa e per un attimo non era più il 2013 ma gli anni 60, io ero bambina e mi aspettavo che la nonna ci raggiungesse da un momento all'altro ........ Poi è stato il momento dei saluti e tornare alla realtà non mi ha portato via la sensazione di un tuffo nel passato ed ho pianto: nè gioia nè dolore ma tanta tenerezza e nostalgia.

lunedì 10 dicembre 2012

Un sorriso che illumina e scalda il cuore

Stasera mia figlia mi ha chiesto di andare a casa sua; ci eravamo già viste stamane ma non mi sono fatta ripetere l'invito due volte: un'altra occasione per passare un po' di tempo con i miei nipoti......... Lui, il fratello maggiore (come ama definirsi) era a farsi il bagno con il suo babbone e lei, l'ultima arrivata (24 giorni!) era distesa sul fasciatoio a farsi fare toilette dalla mamma. Mi sono avvicinata ed ho iniziato a parlarle piano piano e lei guardandomi mi ha rivolto un sorrisone ............. Non riuscivo a crederci ed ho pensato fosse stato un caso ma poi, dopo averla presa in braccio e continuato a parlarle, me ne ha rivolto un altro.
Ecco, quel sorriso ha cancellato tutta la stanchezza della giornata e mi ha riconciliata con il mondo!

domenica 6 maggio 2012

IMPREVISTI

Te ne vai a letto, come ogni sera, neanche particolarmente stanca; ti addormenti serena e poi alle 4 ti svegli semplicemente perché ti scappa pipì. Vai in bagno e poi ...... l'inferno!!! Ho perso i sensi per 15' ed Andrea, impaurito, chiama il 118 che mi porta a Careggi, al Pronto Soccorso: l'inferno nell'inferno!!! A questo punto non tanto un inferno per me, che cominciavo a riprendermi, quanto il toccare con mano la sofferenza delle persone che erano in mia "compagnia": male al cuore, male alla pancia, male in ogni posto che superava la buona volontà dei medici e delle infermiere. Un dolore che diventava mio e che mi spaventava.
Io sono stata fortunata: un dottorino giovane ma tanto comprensivo (è venuto a salutarmi prima di "smontare" ed a tranquillizzarmi) e, non per ultimo, tutti esiti favorevoli agli esami che mi hanno fatto: è stato solo uno sbalzo di pressione. Ma tutti gli altri? Ore di attesa prima di essere portati nei vari reparti di osservazione ma  soprattutto tanta solitudine: i parenti non possono stare accanto agli ammalati......  Lo capisco, se tutti avessero qualcuno accanto alla lettiga nel corridoio sarebbe un macello ma una mano che ti accarezza forse vale più di un medicinale! Ho sofferto e sto soffrendo ancora: la solitudine mi ha colpito più dello stare male.

lunedì 9 gennaio 2012

Mannaggia mannaggiona come vola il tempo!!!!

Mi sembra di avere scritto solo pochi giorni fa il "bilancio" dell'anno 2010 ed ora sono a farmi il resoconto dell'anno 2011....... Non riesco questa volta a giudicare la positività o la negatività di questi 365 giorni: sono passati anzi sono volati senza farsi scorgere ma se mi soffermo un po' qualche traccia in me la trovo e, raschia raschia, trovo solo tracce belle e risvolti positivi su ogni avvenimento. Forse tutto questo è dovuto alla serenità che mi ha avvolto proprio nell'ultimo mese del 2011: Dicembre con il Natale che quest'anno ho vissuto in una maniera diversa rispetto agli altri anni: meno frenetico ma intenso di sentimenti. Attraverso i miei ragazzi ho vissuto forti emozioni: Fran che ci ha annunciato che andrà a convivere con la sua fidanzata, Chiara che mi ha fatto rivivere nei preparativi dell'arrivo di Papà Natale per il suo piccino i miei preparativi quando i piccolini erano loro e tutte queste emozioni mi hanno portato ancora più indietro nel tempo, quando piccola ero io e mia sorella piccolissima e così ho scritto degli auguri speciali a Elena che mi ha contraccambiato con degli auguri altrettanto speciali che, confesso, tengo nel portafoglio come una cosa preziosa.
Allora il 2011 è stato tutto bello? Non credo proprio, ci sono stati anche dei "bassi" ma non riesco ad "ascoltarli" e spero di continuare a volare anche nel 2012 sulle ali della positività.

mercoledì 6 aprile 2011

a volte le paure ritornano............

Mi sono alzata con l'umore alle stelle: visita di controllo dall'oncologo, l'ultima (mi dico!), sono passati i fatidici 5 anni e ora via medicinali ma soprattutto via effetti collaterali e quant'altro connesso a questa storia; sono fuori dal girone infernale! Ma non avevo fatto i conti con l'importanza che aveva il sig. tumore quando mi ha teso l'agguato e così mi è stato detto che poichè non era un tumore semplice ma a medio rischio devo continuare la copertura almeno per altri due anni!!!!!
Eh sì, sono proprio rimasta male...... mi ero creata un'aspettativa non di poco conto; ancora una volta lo avevo sottovalutato!
Ho dovuto ricordarmi nuovamente che il medicinale che assumo non è contro di me ma contro la bestia, che menomale ci sono questi medicinali, mi sono fatta un po' coccolare dai miei cari e..... ora di nuovo in pista il mondo è bello e voglio viverlo alla grande!

venerdì 25 febbraio 2011

Nonna Ida

Oggi avrei festeggiato il compleanno della mia nonna Ida: sono passati 29 anni da quando se ne è andata, ma quando arrivo al 25 Febbraio rivivo la sua festa. Mia sorella ed io le facevamo il regalo ma ciò a cui teneva di più era il biglietto di accompagnamento; quando abbiamo riposto le sue cose abbiamo trovato conservati tutti i nostri biglietti, a partire da quelli di quando eravamo piccolissime e sapevamo appena tenere la penna, anzi il lapis, in mano. Ma i nostri regali non erano i soli, tante persone le portavano i fiori: principalmente piante di ciclamino ma i suoi preferiti erano i garofani, rossi. Sento ancora il profumo dei fiori e l'aroma del the mescolato al fumo della sigaretta (Astor con filtro, lo ricordo bene) che non sapeva traspirare e quel clima festaiolo che mi contagiava quasi come se il compleanno fosse stato mio.
E' stata una nonna importante per me: mi ha insegnato la vita. Non mi viziava con balocchi o soldini ma c'era, sempre, e potevo parlare con lei di tutto, anche di quelle cose che sapevo l'avrebbero fatta arrabbiare; anche i malestri che combinavo diventavano scuola per farmi essere migliore. Mi faceva la ramanzina ma non mi giudicava ed io cercavo di non sbagliare più per me stessa ma anche per lei.
Ancora oggi quando mi succede un avvenimento importante mi manca il non poterlo condividere con  lei: chissà cosa mi direbbe vedendomi nonna a mia volta......... comunque anche in questo mio nuovo ruolo cerco di guardare all'esempio che mi ha lasciato e spero tanto di diventare una nonna come lei lo è stata per me.